Trieste è un crocevia di culture e storie, dove il mare incontra l’arte e l’architettura racconta secoli di confini e cambiamenti.
Tra eleganza mitteleuropea e spirito mediterraneo, si trova a due passi dalla Slovenia, due in più dalla Croazia.
Musei, arte e cultura da visitare a Trieste
Castello di San Giusto
Situato su una collina panoramica, offre una vista mozzafiato sulla città e sul mare Adriatico. Consiglio il tramonto visto da qui. All’interno si trova il Museo delle Armature, il quale espone affascinanti lance medievali e reperti militari, oltre a una mostra temporanea nel mio caso dedicata all’alpinismo.
Leggere i racconti biografici degli alpini mi ha permesso di ricucire i frammenti di memoria legati a mio nonno, anche lui alpino, scomparso quando avevo solo cinque anni.
Museo di Winckelmann a Trieste
Winckelmann (tra l’altro è stato assassinato a Trieste), figura centrale nei miei anni universitari, è considerato il padre dell’archeologia moderna e uno dei grandi promotori dello stile neoclassico.
A lui si deve l’idea sbagliata che lo stile classico sia bianco e puro quando in realtà, grazie alle nuove tecnologie, sappiamo che le statue erano colorate. I colori, composti da ingredienti naturali, si sono persi nel tempo.

Il museo si sviluppa su tre piani: al primo piano la sezione egizia, al secondo la preistoria e al terzo la Magna Grecia. All’esterno c’è un piccolo giardino con un tempio che ospita un cenotafio (tomba senza corpo) dedicato a Winckelmann, epitaffi incisi nel marmo e strumenti antichi da lavoro.
L’ingresso è gratuito.
Nota per le sorelle musulmane: c’è un bagno per fare wudū’, grazie a un lavandino interno e alla porta che si chiude bene. A pochi passi, fuori dal museo potete trovare luoghi tranquilli dove pregare.
Altrimenti, a dieci minuti a piedi è presente la moschea.
Risiera di San Sabba
Una storia per anni dimenticata è la Risiera di San Sabba, l’unico campo di concentramento con forno crematorio in Italia.
Qui vi morirono circa cinquemila persone: politici, dissidenti, partigiani, italiani, croati, sloveni e anche tedeschi vicini alla Resistenza.
La visita è gratuita; l’audioguida costa 3,50 euro. Per avere un’idea più chiara, puoi guardare questo breve video informativo prima della visita.
Dopo Auschwitz ho notato che per entrare in sintonia con i luoghi delle memoria, bisogna avere un background storico, letterario ed empatico.
Spogli, privi di vittime e di carnefici, dobbiamo fare noi lo sforzo di immedesimarce di non commettere gli stessi errori.
Mi ha impressionato la dimensione delle celle: minuscole e al cui interno venivano imprigionate fino a sei persone.
Tra i cimeli presenti, quello che mi ha colpito, c’è una piccola stella partigiana in tessuto ritrovata in una cella.

Riflettendo sulla situazione in Medio oriente, arrivo alla conclusione che si tratta un luogo della memoria fermo a ricordare il passato, senza uno sforzo attivo per riflettere sul presente. Le istituzioni piangono le morti di ieri, ignorando (e vendendo armi) quelle di oggi.
ITS Art Fashion
Se ti interessa la moda contemporanea e sei a Trieste, una visita all’ITS Art Fashion può avere senso.
È uno spazio dedicato ai designer emergenti e sperimentazioni creative.
Il costo di 14 euro però, è davvero sproporzionato rispetto a quello che viene offerto.
L’esperienza in sé mi ha lasciata perplessa. Tanta retorica sull’arte, sull’importanza di rispettare il lavoro degli artisti, con tanto di portfolio conservati ma il tutto sa di élite. Il copy di un video parla di “born to create” ma sembra più un “only if you’re rich“.
Alcuni abiti mi sono piaciuti, altri erano una sovrapposizione di cose. C’era anche un po’ di pinkwashing, come un maglione con la scritta “anche le donne si masturbano” che sembrava uscito direttamente da una campagna di Freeda.
Mi è piaciuta l’idea di votare uno stilista emergente che riceverà 5000 euro di premio. Tra tutti, ho votato quello più semplice. Un cappotto e una sciarpona elegante e strutturata, ispirata alla natura. Ero indecisa con un copricapo, a metà tra cultura giapponese ed ecologia, in quanto funge anche da contenitore per il raccoglimento dell’acqua piovana.
Museo arte orientale di Trieste
Il Museo d’Arte Orientale di Trieste si trova in via San Sebastiano 1, vicino a piazza Unità. È ospitato in un edificio ottocentesco e si sviluppa su quattro piani.
La collezione comprende ceramiche cinesi, stampe giapponesi ukiyo-e (tra cui una stampa originale di Hokusai), armature samurai, paraventi laccati, strumenti musicali, oggetti religiosi e di uso quotidiano provenienti da Cina e Giappone.
Ho trovato le sale ben organizzate, con pannelli informativi chiari e un percorso espositivo lineare.
L’ingresso è gratuito.
Castello Miramare a Muggia
Il Castello di Miramare, residenza di vacanza della principessa Sissi, si affaccia su una delle viste più belle del golfo di Trieste. All’interno trovi arredi originali in stile risorgimentale, dettagli art déco aggiunti in epoche successive e, all’esterno, una mostra di arte contemporanea nel parco, Naturae.
l biglietto d’ingresso costa 15€ intero e comprende sia la visita al castello che alla mostra.
Ritengo che il prezzo sia alto rispetto alla dimensione del castello, ma se ami l’arte, la storia e le residenze eleganti, ne vale la pena. La vista sul mare è da sogno.
La prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.
Museo Revoltella
A pochi passi dal museo di arte orientale e dalla mostra di Casanova, il museo Revoltella è a metà tra una casa e una galleria di arte moderna e contemporanea. Si parte con uno stile neobarocco fino ad arrivare all’ultimo piano con una mostra in cui sono esposti anche Pomodoro, Fontana, De chirico.
L’intero edificio è stato ristrutturato da Carlo Scarpa. Il terrazzo è un gioco di scale e di sguardi sul bellissimo paesaggio triestino.
Il biglietto costa 8 € ed è un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Museo d’Istria: Trieste offre una mostra sul Casanova viaggiatore.
Il Museo d’Istria celebra i 300 anni dalla nascita di Casanova con una mostra dedicata al Casanova viaggiatore.
L’esposizione esplora anche la sua presenza nel cinema, nell’oggettistica e l’influenza sulle aziende contemporanee che si ispirano ancora alla sua fama.
A Venezia, a due ore di FlixBus da Trieste, il Museo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo – dedica una sezione a Casanova, alla sua vita e al ruolo di seduttore.
La mostra presenta abiti maschili del Settecento. La parola scritta, il profumo e lo sguardo sono armi di seduzione della nobiltà del XVIII.
Faro della Vittoria
Inaugurato nel 1927, è un monumento ai marinai caduti nella Prima Guerra Mondiale. Alto 70 metri, sorge sul colle di Gretta, su un ex forte austriaco. La statua in rame della Vittoria Alata domina la sommità, esempio di arte monumentale celebrativa degli anni Venti, con linee classicheggianti e simboliche.
Alla base, l’ancora del cacciatorpediniere Audace ricorda l’ingresso in porto nel 1918.
L’ingresso è gratuito.
Il Cimitero di Sant’Anna
Vicino all’Arco della Vittoria, è uno dei cimiteri storici più importanti di Trieste. Non è solo un luogo di sepoltura, ma anche una galleria a cielo aperto con tombe monumentali e cappelle di famiglie nobili. Qui riposano vittime delle guerre mondiali, italiani e austro-ungarici, a testimonianza della storia multietnica della città.
Il prato non è rasato ma lascia spazio a erbe spontanee e fioriture stagionali che favoriscono la biodiversità. È l’approccio che preferisco, anche se contrasta la visione tradizionale di ordine e decoro, perché restituisce alla natura il suo equilibrio.
Dove andare al mare a Trieste
A Trieste la spiaggia il Pedocin
Per andare al mare a Trieste sconsiglio la spiaggia “La Lanterna” o “Pedocin“. Famosa per essere l’ultimo stabilimento balneare in Europa (dal 1903) dove uomini e donne sono separati da un muro più di tre metri.
L’ingresso costa 1.20 euro e si può pagare anche con le carte. La spiaggia è frequentata più dalle donne che dagli uomini. Sconsiglio vivamente per chi è pudico o musulmana, in quanto molte delle donne presenti sono in topless.
L’acqua è sporca sia per la vicinanza al porto e l’eccessivo affollamento. Non si può nuotare al largo perché ci sono delle barriere.
Conclusioni
L’articolo è in aggiornamento ma nel frattempo, fammi sapere se hai già visitato Trieste o pensi di farlo?
Se ti piacciono i viaggi leggi qui, altrimenti torna alla home.
consigli super interessanti, con molte chicche che non conoscevo!
Molto interessante! Grazie